Le basi biologiche del rilassamento

Dormire non basta più per recuperare la stanchezza e lo stress accumulato, infatti sempre più spesso ci si risveglia al mattino più stanche e stressati di prima. Al contrario, tecniche specifiche come il Training Autogeno e lo Yoga Nidra agiscono direttamente sul corpo e sul cervello, inducendo un rilassamento profondo attraverso meccanismi neuro-fisiologici ben documentati. Il Training Autogeno, sviluppato negli anni ‘30 dallo psichiatra tedesco Johannes Heinrich Schultz, è basato sull’autosuggestione, per rilassare progressivamente e più livelli tutto il corpo e la mente. Lo Yoga Nidra, invece, ha origini nella tradizione tantrica e fu sistematizzato negli anni ‘60 dal maestro indiano Swami Satyananda Saraswati. Questa pratica guida la mente in uno stato simile alla fase pre-sonno, mantenendo però la consapevolezza vigile. Entrambe le tecniche favoriscono l’attivazione del sistema nervoso parasimpatico, responsabile del rilassamento, riducono il cortisolo, l’ormone dello stress, e modificano l’attività cerebrale, favorendo uno stato di calma e benessere. Studi con risonanza magnetica funzionale (fMRI) hanno mostrato che il Training Autogeno aumenta la connettività nelle aree prefrontali del cervello e riduce l’attività dell’amigdala, il centro della paura e dello stress (Neuroscience & Biobehavioral Reviews, 2018). Allo stesso modo, ricerche EEG sullo Yoga Nidra hanno evidenziato un aumento delle onde theta e delta, tipiche dello stato di rilassamento profondo (Journal of Alternative and Complementary Medicine, 2017). In un mondo dove lo stress è onnipresente, queste tecniche si rivelano strumenti fondamentali per ripristinare l’equilibrio psicofisico e migliorare la qualità della vita.

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